La lente di Galileo: Approfondimenti sul Festival
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TESTIMONIANZE
La scienza è una passione
Adriana Albini

Da giovedì 23 ottobre Genova sarà teatro di un avvenimento speciale e inedito: il Festival della Scienza. Dodici giorni in cui l'informazione scientifica diventerà gioco, spettacolo, dibattito, in un incontro diretto e interattivo. Fino al 3 novembre 2003, la città si animerà di quasi duecento eventi, tra conferenze, tavole rotonde, esposizioni, esperimenti-gioco e percorsi. Una sfida importante in un momento critico per la promozione della cultura scientifica che vuole essere solo il primo passo verso l'organizzazione di un appuntamento annuale. Il primo giorno della manifestazione sarà caratterizzato dalla tavola rotonda "La scienza, che passione! "Oltre" i confini delle culture. Il demone della scienza raccontato da..." che vedrà riuniti nomi di spicco della scienza italiana e internazionale.

Già, perché raccontare il mondo della scienza significa ascoltare la voce di protagonisti che vivono in prima persona l'avvincente impresa della conoscenza. "La loro testimonianza rivela il carattere plurale e aperto della scienza, antidoto contro il fondamentalismo emergente", ha affermato nei suoi comunicati stampa il comitato organizzatore. Poiché la scienza è giunta ad affrontare i temi chiave di filosofia, storia, e medicina, vuole popolarsi anche di racconti, biografie, incontri umani narrati dai suoi attori, alcuni dei quali apriranno, con le trame delle loro storie e le loro scoperte, la prima edizione del Festival. La scienza non è un lavoro come un altro, è sicuramente una passione, un demone in senso positivo che anima gli spiriti di chi dedica la propria vita alla ricerca. Come i pittori, gli scrittori, i poeti, gli artisti, gli scienziati sono "chiamati" da vocazione e creatività.
Allora, chi meglio di Luigi Luca Cavalli-Sforza potrebbe prendere la parola per primo, in un evento che spazia dalla genetica all'evoluzione e al pensiero? Il genetista è proprio nato, nel 1922, a Genova, che gli ha appena conferito la cittadinanza onoraria. Si è laureato in Medicina all'Università di Pavia nel 1994, ha lavorato a Milano dal 1945 al 1948, e a Cambridge dal 1948 al 1950. Dal 1950 al 1957 è stato Direttore di Ricerca all'Istituto Sieroterapico Milanese ed Assistente in Genetica all'Università di Parma e Pavia. Ha diretto l'Istituto di Genetica di Parma dal 1960 al 1962 e di Pavia dal 1967 al 1970. Nel 1971 si è trasferito negli Stati Uniti come professore di Genetica all'Università di Stanford, in California, dove ha diretto proprio il Dipartimento di Genetica dal 1986 al 1990. Ora è docente all'Università di Stanford. Luca Cavalli-Sforza è il più noto studioso nel campo della diversità genetica, e si è dedicato allo studio dell'evoluzione delle popolazioni umane. Le sue ricerche sulle popolazioni primitive, i pigmei africani, e l'uso del cromosoma maschile Y per lo studio dell'evoluzione hanno avuto grande eco. La sua è una vita ricca e appassionante che ben giustifica la sua presenza all'evento inaugurale.

Alla conferenza parlerà anche Cristina Bottino, esperta mondiale di leucociti natural killer, difensori strategici contro cellule tumorali o infettate. Seguirà Carlo Alberto Redi, direttore del Dipartimento di Biologia Animale, Laboratorio di Biologia dello Sviluppo e Centro di Eccellenza in Biologia Applicata dell'Università di Pavia ed esperto di cromosomi e genetica molecolare. Non ascolteremo solo studiosi affermati ma anche, ad esempio, la giovane ricercatrice Alessandra Bolino scopritrice del fatto che la neuropatia di Charcot-Marie-Tooth type 4B (CMT4B) é causata da mutazioni nel gene correlato alla miotubularina- 2. Altro ospite: Riccardo Zecchina, del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste, che si occupa di meccanica statistica, algoritmi, recentemente anche di come la natura dei grafici li renda più o meno facilmente colorabili. Grande attesa per Vandana Shiva, anche lei protagonista di "Scienza che passione", una donna coraggiosa che da molti anni combatte per svelare gli inganni delle multinazionali, arrivate in India promettendo ricchezza ai contadini, una promessa non sempre mantenuta. Vandana é una dei leader dell'International Forum on Globalization; nata a Dehra Dun, nell'India del nord, ha studiato fisica nelle università inglesi e americane dove si è laureata. Tornata in patria dopo aver terminato gli studi, rimase colpita dai danni causati dal ‘progresso' e si dedicò all'ecologia, fondando l'organizzazione Navdanya, a difesa degli agricoltori indiani. "E' arrivato il momento di riprenderci il raccolto rubato e celebrare la crescita e il dono del buon cibo come il dono più grande e l'atto più rivoluzionario", ha scritto in uno dei suoi numerosi libri. Il più recente, pubblicato in Italia da Feltrinelli, "Le guerre dell'acqua", uscito nel marzo 2003, si apre con le parole molto attuali: "A chi appartiene l'acqua? È una proprietà privata o un bene pubblico?"

Come si capisce fin dal suo primo appuntamento di spicco il Festival si propone come luogo di dibattito oltre che di scoperta del mondo scientifico. Per questo gli eventi, che si svolgeranno sia in luoghi chiusi sia nelle piazze della città, sono diretti ad adulti e ragazzi, esperti, inesperti e curiosi. Vi saranno nel corso delle giornate spettacoli teatrali, rassegne di film, incontri con artisti e scrittori.

Organizzato dal presidente Manuela Arata, con il team dell' Istituto Nazionale di Fisica della Materia (Infm), e da un comitato promotore diretto da Vittorio Bo, il Festival nasce dalla volontà di valorizzare le risorse culturali e tecnologiche della Liguria, anche in vista di "Genova 2004. Capitale della Cultura" e ottenere per l'Italia una visibilità internazionale che garantisca ricadute scientifiche a lungo termine. "Scienza che passione " è solo un assaggio di centosettanta … esperimenti, di un festival che dovrà significare per la Scienza, quel che gli analoghi eventi di Mantova e Modena rappresentano per la Letteratura e per la Filosofia.


La scienza, che passione! "Oltre" i confini delle culture, Il demone della scienza raccontato da…
Aula polivalente San Salvatore - Facoltà di Architettura
Giovedì 23 ottobre 2003
Ore 16.00



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