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CHIMICA
Gli alchimisti del terzo millennio
Giovanna Dall'Ongaro
"Dall'oro ai materiali. La nuova alchimia"
è il titolo della conferenza che il professore
Claudio Zannoni del Dipartimento di Chimica Fisica
ed Inorganica dell'Università di Bologna,
esperto di cristalli liquidi terrà nell'ambito
del Festival della Scienza di Genova. Abbiamo chiesto
al relatore di illustrarci a grandi linee gli argomenti
affrontati nel suo intervento. Che
cosa si intende per "nuova alchimia"?
"Il titolo della conferenza è volutamente
provocatorio. Ho cercato in qualche modo di paragonare
gli scienziati di oggi agli alchimisti di un tempo.
In fondo l'obiettivo è adesso, come era allora,
quello di manipolare la materia per ottenere prodotti
preziosi. Un tempo si trattava dell'oro, oggi possono
essere invece i materiali adoperati dalle moderne
tecnologie, come i cristalli liquidi".
Eppure gli alchimisti godevano di una
pessima reputazione… "E'
vero. Dante li ha relegati nella decima bolgia del
XXIX Canto dell'Inferno. Ma qualcosa di utile l'hanno
fatto anche loro. La pretesa di ricavare l'oro dalla
manipolazione di altri materiali era sbagliata,
ma con la loro attività hanno contribuito,
seppure involontariamente, a creare nuove tecnologie
(distillazione, metallurgia, pigmenti,..) e le relative
industrie , che oggi chiameremo spin-off, e a fornire
spunti alla scienza moderna. Del resto anche Newton
si dedicava all'alchimia, e Boyle, considerato il
fondatore della chimica moderna, era critico nei
confronti solo di alcuni alchimisti, mentre condivideva
le idee di altri, come appare perfino nel suo testo
Il chimico scettico". Tornando
ad oggi, a quali trasformazioni della materia ambiscono
gli scienziati? "Facciamo
un esempio: l'importanza che hanno assunto nella
realizzazione dei display rende i cristalli liquidi
molto più preziosi dell'oro. Ed è
proprio in questo campo che si stanno concentrando
le ricerche degli scienziati. Da quando nel 1888
sono state scoperte le proprietà liquido-cristalline
di alcuni materiali, grazie agli studi del botanico
austriaco Friedrich Reinitzer, si sta facendo di
tutto per sfruttare al massimo le potenzialità
di questa fase della materia che si può considerare
a tutti gli effetti un quarto stato della materia
oltre a quello solido, liquido e gassoso".
Quali sono le caratteristiche che rendono
i cristalli liquidi così preziosi?
"Le molecole di un cristallo liquido si
trovano in una condizione intermedia tra quelle
dei solidi e quelle dei liquidi. Hanno una certa
libertà di movimento traslazionale pur con
la tendenza ad assumere posizioni e orientazioni
preferenziali. Questa è una caratteristica
che li differenzia dai solidi che mostrano invece
un alto grado di ordine sia posizionale che orientazionale,
e dai liquidi in cui, al contrario, le molecole
non hanno alcun ordine particolare e possiedono
ampia libertà di movimento. Per queste loro
proprietà i cristalli liquidi sono sensibili
ad agenti esterni come campi elettrici e magnetici
che possono modificare per esempio la direzione
delle molecole. Sono caratteristiche importanti
per la realizzazione dei display".
Quindi i cristalli liquidi sarebbero l'oro dei nostri
tempi? "Ci sono dei particolari
tipi di cristalli liquidi detti ‘ferroelettrici
nematici' che gli scienziati dei laboratori di tutto
il mondo stanno cercando di ottenere. L'ambizione
è quella di trovare materiali, come sono
appunto i ferroelettrici, che siano così
sensibili ai campi elettrici come l'ago di una bussola
lo è al campo magnetico terrestre. Nei cristalli
liquidi cosiddetti nematici, le molecole hanno tutte
la stessa orientazione, ma versi differenti. Si
trovano, per fare un esempio, nelle stesse condizioni
di una serie di tronchi d'albero gettati in un fiume
che si dispongono in forma parallela, ma con le
punte rivolte in modo casuale. Se si riuscisse con
un piccolo dispendio energetico ad avere tutte le
"punte", o la maggior parte di queste,
rivolte nella stessa direzione, allora avremmo trovato
il nostro ‘oro'". L'utopia
degli alchimisti fallì clamorosamente. Perché
agli scienziati dovrebbe andare meglio?
"A differenza di allora, noi oggi stiamo
cercando qualcosa che non è proibito dalle
leggi della natura. Cristalli liquidi ferroelettrici
esistono realmente, ma presentano caratteristiche
troppo simili ai solidi e hanno numerose limitazioni.
Questa diversa fase della materia che gli scienziati
stanno cercando - per ora a livello teorico - grazie
all'impiego dei calcolatori, non è ancora
stata trovata, ma nulla ne impedisce la scoperta".
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Dall'oro
ai materiali: la nuova alchimia
Sabato 25 ottobre 2003
Liguria Spazio Aperto
Ore 19.00
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