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23
ottobre 2003
Festival della Scienza a Piazza Affari
Laura Santini
Brevità
e chiarezza hanno caratterizzato l'incontro con
la stampa in cui è stato presentato oggi,
(martedì 23 settembre) il Festival
della Scienza 2003 a Milano.
Nell'imponente corte di Piazza Affari numero 2,
in casa Telecom, il sindaco Giuseppe Pericu,
la direttrice generale di INFM Manuela Arata,
Vittorio Bo di Codice. Idee
per la cultura, e il professor Maurizio
Martelli dell'Università di Genova
sono stati accolti e introdotti da Andrea
Kerbaker, padrone di casa per l'occasione
e direttore di Progetto Italia,
per raccontare il come, quando e perché delle
12 giornate di intensi incontri,
mostre, conferenze, tavole rotonde e spettacoli
in programma.
I perché del festival.
Per Pericu: "la ricerca scientifica e la
formazione professionale rappresentano la ricchezza
della comunità e quindi della città".
Per Manuela Arata: "è un vecchio
progetto nel cassetto da anni, sviluppato dopo il
successo di Imparagiocando nel '96. Incontrando
Bo, abbiamo semplicemente sposato la sua idea di
Festival (immaginato come quello della Filosofia
di Modena) con la mia (Festival della Scienza di
Edinburgo)".
Per Martelli: "la scienza può essere
considerata come metodo e base per un'educazione
alla razionalità utile in tutti i campi del
sapere. L'aspetto divulgativo rappresenta un'occasione
per la scienza per interrompere quello scollamento
che la tiene separata dal mondo".
Per Bo: "il saper non è un valore
se non è relazionato con le forme che lo
concretizzano".
A tutta scienza dunque perché, come ha sottolineato
Pericu, "l'obiettivo di questa manifestazione
è diventare un appuntamento stabile nel tempo,
oltre il 2004" e, aggiunge, Arata, diventare
"punto di riferimento Europeo per la divulgazione
scientifica".
Si punta in alto: tanto grandi i progetti e le speranze
quanto grande è l'evento nella sua interezza.
Da giovedì 23 ottobre a lunedì
3 novembre, in termini numerici si parla
della presentazione di 170 eventi, di cui circa
100 tra conferenze e tavole rotonde, più
di una ventina di mostre (ricordiamo: Le
meraviglie della scienza dal 23.10
a 23.11 a Palazzo Ducale, nata da Imparagiocando
che, nel 1996, ha portato a Genova 17.000 visitatori;
Le ruote quadrate, sul modello
del più famoso museo della scienza del mondo
a San Francisco, dal 23.10 al 3.11), per non parlare
degli spettacoli (tra cui l'opera da camera L'uomo
che scambiò sua moglie per un cappello,
di Michael Nyman, le letture di Vittorio Sermonti
Dante, scienza e conoscenza
e One-zero
show di Denis Guedj), delle letture
(tra cui Daniele Del Giudice) dei film
e documentari in programma (nelle sale
dei cinema Sivori, Lumière e del Centre Culturel
Français).
Caratteristica saliente di questo Festival è
il suo essere creatura figlia di tante forze che,
come ha spiegato Arata, "si sono messe tutte
intorno allo stesso tavolo e ora il tavolo è
di tutti". La sfida è superare la
diffidenza di molti nei confronti di una materia
vasta e spesso giudicata ostica: la scienza; portare
i giovani ad avvicinarsi ad un mondo fitto di
scoperte e di risposte alle tante curiosità,
e, soprattutto, andare oltre i limiti, notoriamente
troppo rigidi, che confinano la scienza lontano
dalle letteratura e, in genere, dalle materie
umanistiche. Creare un confronto multidisciplinare
è il suo impegno.
Tutta la città sarà protagonista.
I cosiddetti luoghi del Festival
valorizzano la maggior parte dei luoghi d'interesse
culturale della città: dall'Accademia Ligustica,
a Villa Giustiniani Cambiaso, dall'Acquario a Palazzo
Ducale, dalla Fiera al Museo Sant'Agostino ai teatri
della città, ai Palazzi della Borsa e San
Giorgio e ancora dal Museo di Villa Croce a quello
di Storia Naturale G. Doria, ecc.
Il Festival, assicurano i relatori, nasce ed
è pensato per tutti: per gli adetti ai
lavori, che troveranno contributi stimolanti e
aggiornati; per il semplice cittadino che potrà
intrufolarsi nei laboratori aperti al pubblico
dell'università e incontrare i ricercatori
al lavoro; per i giovani, ai quali il Festival
è specialmente dedicato (moltissime le
iniziative per le scuole di tutti i gradi). Proprio
i giovani saranno anche collaboratori d'eccellenza
a supporto di tutte la manifestazione. Proprio
in questi giorni si stanno chiudendo, infatti,
le selezioni di laureati e laureandi che faranno
da ciceroni per le mostre, o supporto ai convegni
di cui conosceranno le relazioni, o semplici guide
e assistenti in tutti gli altri eventi.
Le curiosità non finiscono qui.
Venite a gustare il gelato
all'azoto liquido, a vedere le partite
di calcio tra robot, a provare il monopattino
intelligente o a capire i principi
della fisica
del caffé o del vino... |
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27 ottobre
2003
Oltre la scienza
Sperimentare, cercare spiegazioni, scambiare informazioni:
ecco i diritti dell'intelligenza di fronte ad ogni
tipo di affermazione. Tra scienza e pseudoscienza,
gli scienziati illustrano il percorso logico che
conduce dall'osservazione alla produzione di affermazioni
attendibili.
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23 ottobre 2003
La scienza che passione!
"Siamo quello che siamo perché siamo
sempre stati scienziati". La scienza muove
da una passione intrinseca nell'uomo: la curiosità.
E suscita un piacere molto simile a quello di un
bimbo che gioca.
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8 ottobre 2003
All'assalto della scienza
Laura Santini
Sono giovani e hanno molte passioni i ragazzi del
Festival della Scienza. Un popolo di giovani voluto
da Manuela Arata, per raccontare la scienza con
competenza, assistere il pubblico dei duecento appuntamenti,
assicurare il funzionamento del Festival.
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