Diario del Festival
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23 ottobre 2003
Festival della Scienza, primo atto

La "bella avventura", come il Sindaco Giuseppe Pericu ha definito il Festival della Scienza, ha preso l'avvio, nella mattina di giovedì 23 ottobre, con un tradizionale taglio del nastro tra le colonne dell'atrio di Palazzo Ducale alla presenza delle autorità, degli organi di stampa e dei molti cittadini incuriositi. Prima del taglio dello striscione bianco in cui campeggiava la scritta Festival della Scienza, il culmine dell'attenzione è stato raggiunto quando ha preso la parola l'ospite d'onore Philippe Busquin, Commissario Europeo per la ricerca, che ha rimarcato l'unicità della manifestazione a livello europeo. "Esistono molti congressi scientifici", ha spiegato Busquin, "ma frequentati da scienziati. Qui, oggi, la scienza va alla città e la città va alla scienza". Busquin ha concluso affermando il suo impegno perché il Festival diventi un evento europeo a tutti gli effetti.

Per i saluti di rito e i ringraziamenti, sono intervenuti, manifestando il loro entusiasmo, l'assessore alla cultura e al turismo della Regione Liguria Gianni Plinio, che ha sottolineato quanto questa manifestazione onori la città di Genova e la Liguria nel suo complesso; il presidente della Provincia Alessandro Repetto, che ha ricordato il carattere prettamente giovanile della ricerca scientifica, in cui si coniugano curiosità e intelligenza e Maurizio Martelli, dell'Università di Genova, che ha fatto presente la partecipazione alla manifestazione anche delle facoltà umanistiche e ha confermato l'impegno e la volontà dell'università nei confronti del Festival anche come strumento per affrontare il tema problematico della divulgazione.

Manuela Arata, direttore dell'INFM – Istituto Nazionale per la Fisica della Materia - e presidente dell'Associazione Festival della Scienza, con l'energia che sempre la contraddistingue, ha ricordato quanto il Festival sia una manifestazione fortemente condivisa, frutto del lavoro di una compagine allargata che ha trovato sostegno da molte parti: al momento una squadra di circa 100 persone gestisce la parte organizzativa dell'evento, che doveva essere solo un "un antipasto" dell'edizione del 2004 e si sta invece rivelando come "piatto forte". Arata ha inoltre ricordato il forte coinvolgimento dei giovani in questa impresa e fornito qualche numero del Festival: 41 siti, 17 mostre, 83 tra convegni e incontri, per non parlare degli appuntamenti scientifici al ristorante o nei bar per scoprire le qualità del caffè italiano rispetto agli altri e altre amenità gastronomiche con l'aiuto della scienza. "L'iniziativa coinvolge e si rivolge ai giovani e alle mamme", ha continuato Arata, "affinché il mondo scientifico ritrovi quelle forze che negli ultimi anni, a livello europeo, gli sono un po' mancate". E' una manifestazione destinata a consolidarsi e a creare posti di lavoro, per questo a fine Festival, come ha voluto annunciare lei stessa, Manuela Arata andrà a Bruxelles per firmare l'accordo per il primo network europeo a cui partecipano Inghilterra, Francia, Spagna e Slovenia.

Vittorio Bo, di Codice. Idee per la cultura e direttore dell'Associazione Festival della Scienza, ha aggiunto che nei prossimi giorni l'organico delle persone impegnate intorno al Festival raggiungerà quota 500 e, che il messaggio che la manifestazione intende trasmettere fa tesoro del pensiero formulato da Philippe Busquin secondo cui "la cultura non è diversa dalla scienza e la scienza non è diversa dalla cultura". "Questo Festival", ha proseguito Bo, "nasce come cultura di impresa dove uomini e donne costruiscono delle relazioni e un percorso per il futuro. E' una grande scommessa che offre opportunità di scoperta e conoscenza." Infine, Bo ha ringraziato i partner dell'iniziativa Telecom Italia, la Compagnia di San Paolo e Finmeccanica e tutti gli altri sponsor che hanno reso possibile la manifestazione.

Tutti gli intervenuti hanno poi creato un vivace corteo su invito degli organizzatori che ha assistito all'avvio della costruzione-spettacolo Sferacle, a cura della Compagnia teatrale del Banco Volante: la crescita progressiva di una gigantesca sfera composta da centinaia di pezzi di legno massiccio, appositamente tagliati e sagomati. L'originale costruzione si concluderà domenica 26 quando la sfera sarà pronta per rotolare e passeggiare in Palazzo Ducale, (in esposizione fino al 30). Il corteo, più che mai compatto, ha proseguito visitando le mostre Le Meraviglie della Scienza (Palazzo Ducale, Munizioniere e sale collegate), Gregor Mendel, il genio della genetica (Accademia Ligustica di Belle Arti), Il presente del futuro allo Spazio Telecom Italia (Piazza delle Feste) e, concludendo il giro, si è recato all'inaugurazione del Congresso Nazionale degli Anatomo-patologi italiani (Magazzini del Cotone – Porto Antico).



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