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29
ottobre 2003
L'evoluzionismo di John Skoyles
Laura Santini
Nell'accogliente
e informale atmosfera dell'Histoire Café
Garibaldi, introdotto da Telmo Pievani, John Skoyles,
docente alla London School of Economics nell'interdisciplinare
Centre for Philosophy of Natural and Social Science,
ha presentato la sua teoria evoluzionista nella
conferenza L'odissea
dell'intelligenza, di cui si è
occupato nel libro Il drago nello specchio.
L'evoluzione dell'intelligenza umana dal Big Bang
al Terzo Millennio, scritto insieme a Dorion
Sagan appena tradotto e pubblicato in Italia da
Sironi Editore.
Il libro è l'ideale seguito del celebre I
draghi dell'Eden, di Carl Sagan, primo
saggio scientifico a vincere un premio Pulitzer.
Il figlio di Sagan, Dorion e il ricercatore John
Skoyles affrontano la questione dell'evoluzionismo
proponendo due approcci diversi alla questione:
il cosiddetto evoluzionismo di destra e l'evoluzionismo
di sinistra.
In sintesi, Skoyles ha spiegato come l'evoluzionismo
di sinistra sia in realtà quello più
corretto per rispondere alle tre domande fondamentali:
come eravamo, come saremo e qual è la peculiarità
della natura umana. Alla luce delle recenti scoperte
e delle nuove tecnologie l'evoluzionismo di sinistra
è oggi in grado di rispondere a queste
tre domande. Sono due in sostanza le più
importanti rivoluzioni tecnologiche che Skoyles
ha indicato: la possibilità di leggere
la sequenza del DNA, anche se ancora non è
possibile comprenderla appieno e la capacità
di fotografare il cervello, con raffinate apparecchiature,
e osservarlo nel pieno delle sue attività
(mentre pensa, legge, guarda, ecc). Secondo le
letture effettuate dalla genomica fino ad oggi,
in pratica si osserva che il DNA non è
cambiato rispetto a quello dei primi esseri umani,
eppure è evidente che oggi conduciamo una
vita molto diversa da quella semplice che conducevano
i primi uomini, spesso classificati come cacciatori
e raccoglitori. Secondo l'evoluzionismo di sinistra
la biologia ci ha dato i mezzi e ci ha reso liberi
di ricreare la nostra natura e dunque creare la
cultura. All'interno del pensiero di Skoyle gioca
un ruolo fondamentale un'altra recente scoperta
la plasticità neuronale, un concetto sviluppato
grazie a studi e ricerche indipendenti, secondo
cui i neuroni non sono specializzati a priori,
ma all'interno del cervello, che è un circuito
pluripotente, vengono modulati nel corso della
crescita e dello sviluppo e ottimizzati per alcune
funzioni specifiche. In realtà potrebbero
soddisfare molte altre funzioni se opportunamente
stimolati, per esempio attraverso un'educazione
specifica. Skoyles ha fatto, tra gli altri, l'esempio
dei bambini dislessici: è stato dimostrato
che essi usano una parte sbagliata del cervello
per leggere. In questo caso è possibile
intervenire e risolvere il loro problema attraverso
l'educazione che stimoli l'utilizzo della parte
corretta. Un altro esempio relativo alla plasticità
neuronale è stato fatto in relazione alla
scoperta che la vista non è frutto di un
processo evolutivo e di adattamento della corteccia
visiva. Un esperimento condotto su animali ha
infatti dimostrato che si può sviluppare
la vista sulla corteccia dell'apparato uditivo.
Skoyles ha dunque affermato che la plasticità
neuronale e la cultura creano la nostra mente
e che quello che ci distingue dalle altre specie
è la dimensione del nostro cervello associata
alla sua minore specializzazione e dunque alla
sua maggiore versatilità.
L'argomento complesso ha attirato l'accesa attenzione
di un pubblico molto vasto e di tutte le età
che, in conclusione dell'intervento, ha alimentato
un lungo dibattito con domande di ogni genere
sull'argomento.
Il libro, Il drago nello specchio (Sironi
Editore), è stato finanziato per la traduzione
da www.seps.it
– Segretariato Europeo per le Pubblicazioni
Scientifiche – un'organizzazione non governativa,
con sede a Bologna, presieduta da Franco Roversi-Monaco
rivolta a favorire la circolazione e l'interscambio
con l'estero delle pubblicazioni saggistiche sia
di materia umanistica che scientifica. |
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29 ottobre
2003
La scienza del cielo
La storia dell'osservazione degli astri vista da
tre grandi astronomi. Con uno sguardo al futuro
e alle nuove sfide della cosmologia.
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28 ottobre 2003
Arte e tecnologia
Bill Viola, Laurie Anderson, Nam June Paik e altri.
Fino a febbraio il meglio della videoarte in mostra
a Genova per un "viaggio immobile".
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24 ottobre 2003
L'odissea dell'intelligenza
Evoluzione. John Skoyles presenta la sua teoria,
all'insegna della pluralità di percorsi e
della contingenza evolutiva.
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