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25
ottobre 2003
Le meraviglie della scienza
Giorgio Boratto
E'
iniziato giovedì 23 ottobre 2003 e durerà
fino al 3 novembre il Festival della Scienza; sarà
una ricca manifestazione che toccherà gli
argomenti più vari con cui la scienza e la
tecnica entrano nella nostra vita quotidiana: si
va dalla cucina agli elementi più propriamente
artistici come musica, pittura, cinema e cabaret,
passando naturalmente per le materie classiche,
per approdare a tutto quanto diventa scienza.
Insomma l'informazione scientifica diventa gioco,
spettacolo, dibattito, con incontri diretti e interattivi.
Fino al 3 novembre la città si anima di quasi
duecento eventi, tra conferenze, tavole
rotonde, esposizioni, percorsi ed esperimenti-gioco.
Proprio per l'aspetto ludico e divulgativo di questo
festival, io ho ritenuto giusto partire dalla mostra
allestita nel Munizioniere di Palazzo Ducale: Le
Meraviglie della Scienza. Per me, profano,
o meglio dire bombardato da migliaia di pseudo nozioni
scientifiche, la mostra è stata una utile
rivelazione di ciò che è realmente
la natura scientifica: l'intima realtà delle
cose.
Mi ha fatto da guida una giovane animatrice, Simona,
che con bravura e simpatia mi ha guidato tra le
materie: acqua, aria, luce ed energia facendomele
scoprire in modo nuovo. Il primo passo è
stato quello di mettermi in guardia sul nostro modo
di vedere le cose, mostrandomi degli effetti ottici:
il bianco e nero diventava colorato e dove c'era
il colore questo scompariva; le linee dritte diventavano
curve e quelle curve dritte; poi due parallelepipedi
disegnati con prospettive diverse che apparivano
smaccatamente diversi, ecco che sovrapponendovi
una sagoma risultavano perfettamente uguali. Così
la prima cosa che comprendiamo è che il nostro
cervello è pervaso dall'abitudine, da un
sottile conformismo, che ci fa vedere le cose come
non sono in realtà: il primo messaggio è
che non tutto è quel che sembra.
Una giusta premessa, poiché dopo assisterò
ad esperimenti che spiegano in modo semplice e divertente
le varie caratteristiche dei materiali sopra elencati
e le loro applicazioni; dimostrazioni che spiegano
il paradosso come una verità mai abbastanza
scoperta: un doppio cono che sale lungo una guida
in discesa, oppure un disco che si alza soffiandoci
sopra e non sotto. Poi ecco che la luce rivela nell'incontro
con l'aria, con l'acqua, con una resina o una superficie
trasparente qualità incredibili: colori,
forme, suoni e divertenti trasformazioni; tanto
da trovarci in una galleria fotografica composta
di fantasiose immagini, quali Kandinsky
o Mirò non saprebbero regalarci.
L'autore di queste opere d'arte riproducibili con
un microscopio collegato ad un computer si chiama
"Microinterferenze".
È proprio vero che non inventiamo nulla,
con la scienza ci accorgiamo che tutto c'è
già: serve solo scoprirlo. Davanti ad un
vetro semiriflettente con la variazione d'intensità
luminosa: io sono te e tu sei me, simpaticamente.
Infine mi è stato chiesto di che
colore è l'ombra? Grigia, nera?
No, Van Gogh aveva visto giusto dipingendola con
sfumature azzurre e questo viene suffragato con
una dimostrazione scientifica, facendo passare la
luce attraverso varie intensità molecolari
e illuminando un piccolo paesaggio plastico.
Altro punto che attira molta curiosità
è quello dei "superconduttori":
vedere correre dei trenini in lievitazione su
binari pare una magia inspiegabile; pare un gioco
di prestigio che ci fa assaporare un futuro in
piccolo, ma tutto è spiegato scientificamente,
una applicazione di proprietà di materiali
in diverse condizioni. Tutto bello e interessante,
con un plauso particolare alla schiera dei giovani
animatori che, con entusiasmo, accompagnano i
visitatori più vari: grazie anche a loro
questo Festival della Scienza sarà un successo. |
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23 ottobre
2003
Scienza e Arte
Giulio Nepi
Alla Berio una mostra degli studenti dell'Accademia
indaga le forme della luce. Il programma delle esposizioni
del Festival della scienza.
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23 ottobre 2003
Festival della Scienza,
primo atto
Si è aperta la manifestazione che per quindici
giorni porterà la cultura scientifica fra
le strade e la gente. Dal Ducale un corteo giocoso.
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22 ottobre 2003
Pronti, ai posti, via!
Francesco Tomasinelli
Il Festival della Scienza apre i battenti giovedì
23. Grande partecipazione e una lunga lista di incontri,
fra il curioso e lo scientifico.
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