Diario del Festival
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26 ottobre 2003
Denis Guedj, matematica a teatro
Laura Santini

Ieri, sabato 25, Denis Guedj, docente di Storia delle scienze all'Università di Parigi VIII, si è presentato come autore di romanzi, con il suo La chioma di Berenice (appena tradotto da Longanesi) e oggi, domenica 26, con One-Zero Show, pièce teatral-aritmetica in 0 atti e 1 lavagna, ha mostrato anche le sue doti di interprete e di scrittore per il teatro. Guedj, algerino di nascita, è un matematico animato da un grande progetto: portare nuovo ossigeno alla letteratura attraverso la scienza. E allora ecco da una parte i suoi romanzi che raccontano la storia delle scoperte matematiche (Il Meridiano, (edito da TEA);Teorema del Pappagallo) come storie di uomini collocate nei luoghi e nelle epoche a cui sono appartenuti, dettagli normalmente giudicati trascurabili dalla scienza, e contemporaneamente Guedj propone testi teatrali che mettono in scena i drammi e le tragedie non di uomini ma di elementi e categorie della matematica che diventano personaggi a tutto tondo: i numeri o, nella geometria, il punto e la linea. Per questo lo scrittore ha frequentato, in età adulta, una scuola di teatro, sostenendo esami e seguendo molte ore al giorno di lezioni. Un insegnamento che ha poi trovato molto utile nella sua professione di docente universitario e che gli ha permesso di riconoscere l'importanza di accattivarsi l'attenzione di chi ascolta. Le scienze, come la matematica, la fisica o la chimica possono portare alla letteratura nuova vita: nuovi personaggi, nuove storie, ma anche una nuova lingua e nuovi modi di scrivere.
La performance e il contenuto della pièce, a tratti riflessione filosofica e metafisica delle grandi questioni dell'uomo, hanno suscitato un grande interesse nel pubblico intervenuto che lo ha rivolto a Guedj molte domande. Dalle risposte è emerso il progetto per un nuovo libro, sulla storia della scoperta dello zero (avvenuta in epoca relativamente recente), e il progetto di trasformare One-Zero Show in una partitura operistica, idea suggeritagli da un gruppo di ragazzi e dalla loro messa in scena del suo testo, che gli ha rivelato le potenzialità del suo lavoro.
Guedj ha dimostrato come l'uomo di scienza possa e debba dare importanza alla questione comunicativa e alla trasmissione del sapere, puntando molto sui giovani, sulla loro formazione e su quello che loro stessi possono apportare di rivoluzionario nel modo di affrontare la conoscenza.



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