Diario del Festival
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28 ottobre 2003
Il confronto tra scienza e occulto
Francesco Tomasinelli

Il rapporto conflittuale tra scienze e paranormale, rappresentato da maghi, pranoterapeuti e occultisti, è stato l'argomento di discussione della tavola rotonda svoltasi lunedì 27 alle 18 nell'aula San Salvatore della Facoltà di Architettura. All'incontro hanno partecipato Sergio della Sala (neuropsicologo), Adalberto Piazzoli (fisico), Tullio Regge (fisico) e Roberto Vacca (ingegnere), moderati dal giornalista Mauro Paternostro.

Regge, reduce dalla precedente conferenza Oltre la fisica, classifica come "particolarmente dannoso" il fenomeno della vendita di servizi riguardanti l'occulto da parte di maghi e operatori del paranormale, anche se non esclude benefici saltuari per i clienti, almeno a livello psicologico. Meno critico verso la medicina alternativa, Regge richiede però maggiori controlli sulla reale efficacia di alcune tecniche terapeutiche, in particolare la medicina omeopatica.
Piazzoli, vicepresidente del C.I.C.A.P. (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) e già protagonista di scontri con maghi ed astrologi, si dice scettico, non solo sul paranormale, ma anche sulla medicina non tradizionale. Condanna anche un certo tipo di misticismo, comune a tutte queste attività, che costituisce un ostacolo alla conquista di nuove conoscenze. Questo tema è ripreso anche da Della Sala che nota come le pseudoscienze siano statiche e immobili, in aperto contrasto con il procedimento scientifico che sa modificarsi ed imparare dai propri sbagli. Vacca mette in luce il pericolo rappresentato da personaggi ormai presenti nel mondo scientifico, con tutte le credenziali giuste, che tuttavia propugnano conoscenze devianti ed hanno un modo di operare che non ha nulla di razionale. Auspica quindi un maggiore controllo da parte della comunità scientifica su studi e pubblicazioni. Vacca conclude facendo anche notare il pericolo che costituisce un'unica verità scientifica non discussa e porta l'esempio della teoria allarmista del riscaldamento globale e dell'effetto serra, da alcuni contestata.
Gli interventi del pubblico, precisi e molto mirati, concentrano l'attenzione su alcuni dei temi toccati dai relatori. Tra questi il rapporto tra scienza e religione, che Regge vede ben separate e non in forte conflitto. Viene toccato anche il tema della credibilità della scienza in presenza di teorie e previsioni spesso molto differenti volte a spiegare uno stesso fenomeno. Vacca ricorda in proposito la grande variabilità di risultati che si ottiene impiegando sistemi di calcolo a più variabili, volti a spiegare fenomeni molto complessi dei quali non si conosce abbastanza. Viene toccato anche il tema dell'energia nucleare, per Regge adesso molto più sicura e promettente di un tempo.



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