Festival della Scienza

Diario del Festival

23 ottobre 2003
Patologi oltre frontiera

L'inaugurazione del Festival della Scienza, giovedì 23 ottobre, ha coinciso con l'apertura dei lavori del Congresso Nazionale degli Anatomo-Patologi Italiani, organizzato dalla Società Italiana di Anatomia Patologica e Citopatologica Diagnostica (SIAPEC) e dall'International Academy of Pathology (IAP), che proseguirà fino a sabato 25 ai Magazzini del Cotone del Porto Antico (Genova).
Nell'ampia Sala Maestrale, Roberto Fiocca, dell'Istituto di Anatomia Patologica dell'Università degli Studi di Genova, membro del comitato scientifico e organizzatore del congresso insieme a Mauro Truini, ha affermato: "le cose buone spesso derivano da coincidenze fortuite", spiegando come l'inaugurazione congiunta del Festival e del congresso sia casuale e nata grazie all'amicizia tra Manuela Arata e una patologa dell'Associazione Onlus dei Patologi Oltre Frontiera. Fiocca ha quindi introdotto Vincenzo Stracca Pansa, dell'Ospedale S. Giovanni e Paolo di Venezia e Presidente dell'Associazione Onlus, che ha presentato i progetti in atto. Nata nel settembre del 2001, l'Associazione dei Patologi Oltre Frontiera è parte integrante della comunità scientifica italiana e ha trovato un enorme disponibilità da parte di tutti i patologi italiani. Il gruppo porta avanti progetti di cooperazione e formazione, nonché servizi di telemedicina e telediagnosi, con alcuni paesi in via di sviluppo, al momento sono attivi in Tanzania, a Cuba e in Malawi. Stracca Pansa ha ricordato che le associazioni di anatomo-patologi attive nel mondo, oltre a quella italiana, sono solo due: una americana e una francese. Quindi ha lasciato parlare le immagini di un filmato, dal titolo La telepatologia in un paese in via di sviluppo, relativo al progetto condotto in Tanzania, partito nel '99. Un racconto snello fatto di interviste, immagini e suoni della vita locale della città di Mwanza, la seconda della Tanzania, e della vita dell'ospedale Bugando. Oggi, nel 2003, l'ospedale rappresenta il luogo della speranza per la gente del luogo e delle regioni vicine, con un'attività di studio dei materiali istologici, ferma da trent'anni, che è cresciuta dai 300 reperti analizzati nel '99 ai 2300 di oggi e con una relativa riduzione dei tempi d'attesa, che prima raggiungevano anche i due mesi. In una situazione sanitaria drammatica, dove 10 medici si trovano a fronteggiare i problemi di 100 mila abitanti e sono disponibili solo nove patologi, l'associazione rende possibili i teleconsulti con il migliaio di Patologi in collegamento telematico, che forniscono diversi pareri relativi ai casi sottoposti.
L'Associazione svolge inoltre attività formativa per gli operatori del settore africani che, dopo la laurea, sono privi di mezzi per aggiornarsi e confrontarsi. La conclusione del progetto prevede che la realtà dell'ospedale di Bugando sia in grado di andare avanti con i propri mezzi pur restando in telecollegamento con l'Italia.
In chiusura, dopo il filmato, è intervenuto Philippe Busquin, Commissario Europeo per la ricerca, sottolineando il suo interesse verso progetti scientifici che rappresentino un'apertura dell'Europa verso altre realtà e che valorizzino un patrimonio di conoscenze scientifiche così consistente sulla base dei valori della cooperazione e dello sviluppo sostenibile. Busquin ha anche notato come, agli investimenti nel campo della ricerca, vada associato uno sforzo organizzativo congiunto, per utilizzare al meglio le risorse delle singole realtà scientifiche europee, in modo da entrare, con il dovuto peso, nella competizione mondiale in atto nel settore.

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