Diario del Festival
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25 ottobre 2003
Terremoti

La terra trema da oggi, sabato 25 ottobre (fino al 3 novembre), alla Fiera di Genova (Padiglione D) e Terremoti. Il segreto della Terra, la mostra realizzata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), diretto da Alessandro Amato, racconta il come e perché di questi sconvolgenti eventi naturali: grazie alla guida di eccellenti animatori e a un percorso variegato fatto da alcune postazioni computer, un film, due modellini roboanti di accelerazione e una sala di osservazione che riproduce quella operativa di Roma, dove si controlla la situazione dei movimenti del sottosuolo leggendo in tempo reale i dati provenienti da tutta Italia.
L'inaugurazione della mostra è avvenuta alla presenza di molte scuole e di alcune autorità: il presidente della Provincia Alessandro Repetto, Claudio Eva, Responsabile della Rete Sismica dell'Italia Nord-Occidentale, il fisico Paco Lanciano, Vittorio Bo, di Codice. Idee per la cultura e direttore dell'Associazione Festival della Scienza e Manuela Arata direttore dell'INFM – Istituto Nazionale per la Fisica della Materia - e presidente dell'Associazione Festival della Scienza.
La vibrazione del terreno, che tutti definiamo terremoto, si origina in un punto più o meno profondo della terra, l'ipocentro; da qui partono le cosiddette onde sismiche o elastiche che si sviluppano e si diffondono su un vasto territorio circostante. L'intensità della scossa dipende da molte cose: dalla profondità dell'ipocentro, dall'energia liberata e dalle caratteristiche geologiche dell'area interessata. Oltre a ricerche in geofisica, geochimica, sismologia, l'INGV - l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - sorveglia la sismicità dell'intero territorio nazionale e dei vulcani Vesuvio, Etna, Stromboli, Vulcano, Ischia e Campi Flegrei per questo è in grado di fornire informazioni ricche e aggiornate della situazione odierna dei movimenti della terra.
All'interno della mostra è visibile, per la prima volta, una nuova cartina dell'Italia suddivisa secondo la nuova classificazione che oggi comprende tutti i comuni, anche quelli che in precedenza, per la bassa attività sismica, erano fuori dalla mappa come "n.c." – non classificati. "Questa nuova classificazione", ha spiegato Alessandro Amato, "che tiene conto di dati raccolti negli ultimi vent'anni, prevede un livello minimo di protezione su tutto il territorio che corrisponde, a livello legislativo, a nuove indicazioni per la costruzione di nuovi edifici e per l'adeguamento di quelli già esistenti. A questo proposito, nella scorsa primavera, è stato emanato un nuovo decreto legge che contiene le nuove norme tecniche studiate in accordo con le indicazioni di Euro Codice 8, la relativa normativa Europea, e le adatta alla situazione italiana. Le nuove classi, pur mantenendo la stessa progressione numerica, non corrispondono alle precedenti perché è stato effettuato un generale spostamento verso l'alto del livello di protezione richiesto. Questo perché in Italia abbiamo molti terremoti moderati (con una magnitudo intorno a 5 o 6) che non dovrebbero portare danni, ma che risultano invece spesso distruttivi in quanto colpiscono un tessuto vulnerabile. Al momento si sta lavorando ad un Early Warning System, ovvero un sistema di emergenza in grado di bloccare l'attività di fabbriche, treni e impianti nelle zone interessate dalle onde sismiche. Un sistema già attivo in Giappone, per esempio, ma che richiede tempi lunghi di attuazione".
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, costituito nel 1999, è al momento il più importante ente di ricerca europeo in campo geofisico e vulcanologico che raccoglie e valorizza le competenze e le risorse di cinque istituti già operanti nel settore che sono l'Istituto Nazionale di Geofisica (fondato da Guglielmo Marconi nel 1936), l'Osservatorio Vesuviano (attivo sull'area dal 1845), l'Istituto Internazionale di Vulcanologia di Catania, l'Istituto di Geochimica dei Fluidi di Palermo e l'Istituto per la Ricerca sul Rischio Sismico di Milano. Su www.ingv.it è disponibile una banca dati, una parte di un catalogo, unico al mondo, in cui si ripercorre la storia sismica fornendo importanti informazioni sui luoghi e le intensità dei terremoti e provando che la terra trema dove ha già tremato in precedenza e molto probabilmente con la stessa intensità.



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