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29
ottobre 2003
Beautiful Minds
La
storia recente della matematica e le sue implicazioni
sono state protagoniste dell'incontro dal titolo
Beautiful
minds, la matematica e la sua storia
tenuto a Palazzo Ducale presso la sala Liguria Spazio
Aperto alle 19. I relatori erano Umberto
Bottazzini, Professore di Storia delle
Matematiche con molte esperienze all'estero e Armando
Masserenti, giornalista e filosofo.
Il primo a parlare è Masserenti, che esamina
lo snobismo culturale verso la matematica, e la
scienza in generale, talvolta esibito da chi sbandiera
una cultura umanistica. "E' più difficile
che accada il contrario: nessuno scienziato si
vanterebbe di non conoscere Shakespeare!".
Esiste quindi un'asimmetria tra cultura classica
e scientifica e in Italia queste differenze sembrano
essere particolarmente evidenti. "La matematica
è difficile ma può essere accessibile
a tutti, come cercano di speigare molti libri
usciti di recente. Per eccellere sono comunque
richieste grandi doti – conclude Masserenti".
La parola passa a Bottazzini che si concentra
sulla storia della matematica più recente,
quella del '900, partendo da Hilbert. "Molti
dei problemi posti dal celebre studioso prussiano
sono stati risolti ma alcune questioni rimangono
da spiegare. La matematica è quindi una
scienza in continua evoluzione, al passo con i
tempi. Oggi contano soprattutto le applicazioni
più che gli studi astratti".
Il "far di conto" d'altronde è
ben radicato nella cultura dell'uomo: "Si
è visto che esiste una coscienza del numero
anche negli animali superiori - continua Bottazzini
- come dimostrato da alcuni esperimenti, riprodotti
anche sui neonati. Ma la matematica avanzata è
qualcosa di molto diverso che richiede capacità
notevolissime".
I matematici hanno spesso lavorato su concetti
astratti per fornire strumenti di calcolo ai colleghi
delle altre scienze. In tempi più recenti,
dal dopoguerra in poi, l'attenzione degli eredi
di Hilbert si è spostata sulla formulazione
di modelli atti a spiegare fenomeni locali. "E'
questo un settore relativamente nuovo –
spiega Bottazzini – che ha le sue radici
nei forti legami sviluppati con altre scienze
più pratiche. Le ripercussioni di questi
studi si osservano in tantissimi campi: economia,
fisica, chimica, informatica, astronomia, biologia
e meteorologia".
Il grande problema dei modelli è la valutazione
della loro affidabilità: "Da situazioni
astratte ed ideali, tipicamente matematiche, bisogna
passare a sequenze reali con forze e variabili spesso
poco note. Le difficoltà maggiori si incontrano
applicando questi procedimenti al mondo dei viventi,
così soggetto a variazioni imponderabili.
Il perfezionamento di questi modelli è quindi
il campo di studio più importante per i matematici
di oggi". |
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30 ottobre
2003
Segway tra natura e scienza
Giorgio Boratto
Un monopattino capace di farci muovere sfruttando
le nostre inclinazioni fisiche e mentali. Una diavoleria
tecnologica simbolo del progresso.
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26 ottobre 2003
Anarchia e libero arbitrio
Il nostro cervello è continuamente coinvolto
nell'inibizione degli stimoli che provengono dall'esterno,
e non sempre ci riesce.
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27 ottobre 2003
Il matrimonio impossibile?
Scienza e comunicazione. Intervento di sei addetti
ai lavori che affrontano il tema della divulgazione
scientifica ed etica giornalistica.
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