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29
ottobre 2003
La matematica nel mondo della natura
L'apprendimento
delle macchine e le applicazioni dei computer in
grado di imparare, sono stati i temi principali
della conferenza dal titolo Learning
theory: macchine che apprendono, inserita
nel ciclo di incontri La matematica nel mondo
della natura, tenuti nell'Auditorium dell'Acquario
di Genova.
Il relatore era Tommaso Poggio,
neuroscienziato genovese con lunghi e prestigiosi
soggiorni all'estero.
Poggio ha esordito con un riferimento all'IIT,
l'istituto Italiano di Tecnologia, che dovrebbe
nascere a Genova: "Considero positivamente
questa struttura, che non è in conflitto
con l'Università ma complementare. Il mondo
scientifico italiano potrà trarre grandi
benefici da questo legame".
Dopo l'introduzione, aiutato da una proiezione
di diapositive, Poggio affronta subito la teoria
matematica dell'apprendimento applicata alle macchine
e le difficoltà che si incontrano ad operare
con molte variabili. "Il mio gruppo di ricerca
negli Stati Uniti si è concentrato sullo
sviluppo di algoritmi di calcolo in grado di fare
previsioni. I progressi che stiamo facendo ci
consentiranno di costruire computer più
intelligenti e più facili da usare, capaci
di imparare da una serie limitata di esempi. Non
sarà quindi necessario programmare in dettaglio
la macchina per fare certe cose, se riusciamo
a spiegargli come riconoscere determinati oggetti
o situazioni ricorrenti".
La parte teorica lascia rapidamente posto alle
applicazioni, che suscitano un certo entusiasmo
tra il pubblico. In campo medico queste ricerche
consentiranno di produrre previsioni ragionevoli
sul decorso di alcune patologie se si dispone
di una casistica accettabile.
Immediatamente comprensibile è l'applicazione
che consente ad una telecamera di riconoscere,
e quindi di evidenziare, sagome o oggetti dopo
avere esaminato una serie di esempi. "Non
mancano gli errori – fa notare Poggio –
siamo appena all'inizio, ma i risultati sono incoraggianti".
Molto avanzate sono invece le capacità nel
campo degli effetti speciali per il cinema e la
televisione, tema più frivolo ma con ricadute
benefiche in molti altri settori. Un computer, collegato
ad una telecamera, è risultato in grado di
imparare le movenze facciali tipiche di una persona
e correlarle a determinate parole dopo aver "visto"
alcuni video del soggetto in questione. Il passo
successivo è intuitivo: la macchina ascolta
un discorso e, in tempo reale, modula correttamente
il tono di voce e fa parlare la figura sullo schermo.
Ad ogni sillaba, qualunque sia la lingua, corrisponde
una precisa sequenza di espressioni e movimenti
delle labbra del soggetto che il computer può
riprodurre sulla figura virtuale visibile sullo
schermo. |
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29 ottobre
2003
Beautiful Minds
Dagli studi di Hilbert alla matematica di oggi.
Un viaggio dal mondo dell'astrazione a quello dei
modelli e dei legami con le altre scienze.
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30 ottobre 2003
Segway tra natura e scienza
Giorgio Boratto
Un monopattino capace di farci muovere sfruttando
le nostre inclinazioni fisiche e mentali. Una diavoleria
tecnologica simbolo del progresso.
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26 ottobre 2003
Anarchia e libero arbitrio
Il nostro cervello è continuamente coinvolto
nell'inibizione degli stimoli che provengono dall'esterno,
e non sempre ci riesce.
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