Diario del Festival
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27 ottobre 2003
Oltre la scienza

Il programma del Festival della Scienza è molto ricco d'appuntamenti ed è impossibile seguirli tutti, perciò ci si affida all'interesse del momento e al richiamo dei titoli e dei partecipanti. Quello che mi ha attratto lunedì 27 ottobre tra i 27 eventi in programma è stato quello svolto nella sala polivalente della facoltà d'Architettura di Piazza Sarzano; il titolo era Oltre la scienza - scienze alternative e pseudoscienze: l'incontro era a cura del C.I.C.A.P. (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) e aveva come relatori scienziati come Roberto Vacca, Tullio Regge, Sergio Della Sala e Adalberto Piazzoli. Il moderatore M. Paternostro ha aperto il dibattito chiedendo che cosa s'intendeva con oltre la scienza; la risposta è stata quella di fare della ricerca scientifica una conoscenza di qualità intesa come mai finita, mai raggiunta, utile per andare oltre, appunto. Gli interventi tutti interessanti hanno affrontato quello che è contrabbandato per scientifico e invece non lo è come astrologia, maghi preveggenti, agopuntura, omeopatia.
E' stato istruttivo capire come si muove la scienza e cosa vuol dire fare lo scienziato: studiare in comunità, sperimentare sempre cercando di riconoscere e correggere gli errori; confrontare le proprie scoperte e intuizioni, conoscenze con altri studiosi. Tutto quanto nella scienza è misurabile e va sottoposto a misurazioni, prove di meccanica quantistica, di relatività per arrivare ad una conoscenza, intesa come sostiene R. Vacca, di tipo insight ovvero di comprensione, consapevolezza del fenomeno studiato e provato. Tutte cose che la pseudoscienza, il paranormale e la medicina alternativa non fanno. Passata la parola agli spettatori è stato chiesto subito cosa pensavano gli scienziati della religione che crede ai miracoli e invita a pregare per far piovere: non è simile ai maghi e maghetti, astrologi e chiaroveggenti? Tullio Regge (premio Einstein per la fisica) ha risposto: "questa domanda è esplosiva. Io andrei cauto nel combattere la religione come truffa. C'è la libertà religiosa ed ognuno è libero di credere ai miracoli a madonne e preti; finché questi non ti obbligano a credere e se poi pregano per la pioggia o un mondo migliore, non li equiparerei a maghi astrologi. Lascerei stare. Non confondiamo il sentimento religioso".
Interessante conclusione nella giornata caratterizzata dalla polemica del Crocifisso da togliere in un'aula scolastica; essere laici è una bella sfida: è una sfida della ragione e della scienza. Per questo anche qui la comprensione dovrebbe essere "l'oltre", l'oltre della scienza e della convivenza civile.



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